L’Università di Pavia entra nel “Laboratorio di Giovanni Verga” a partire dalle nuove uscite dell’Edizione nazionale
Giovedì 10 marzo la Biblioteca Universitaria di Pavia ospita una giornata in onore del maestro del Verismo con anteprima dei nuovi titoli dell’Edizione nazionale delle Opere di Verga pubblicata da Interlinea
Nel 180° anniversario della nascita Pavia dedica un evento a Giovanni Verga per scoprire e discutere la scrittura e la genesi delle opere, che stanno uscendo nell’Edizione nazionale presso Interlinea con alcune novità: l’Università, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria e la Fondazione Giovanni Verga di Catania, propone un convegno dal titolo “Nel laboratorio di Giovanni Verga” con due incontri dedicati all’autore, che si terranno nel Salone Teresiano, in corso Strada Nuova 65, giovedì 10 marzo alle ore 10 e alle ore 15 con la partecipazione di autori studiosi delle maggiori università italiane.
Alle ore 10, dopo i saluti istituzionali di Cristina Montagnani, intervengono Gabriella Alfieri, presidentessa della Fondazione Verga, Daria Motta sul testo verghiano Una peccatrice e Lucia Bertolini. Verrà poi presentato il volumeda poco uscito Il marito di Elena con la curatrice Francesca Puliafito, a dialogo con Francesco Bruni; coordina Silvia Morgana. Alle ore 15 è in programma una sessione dedicata all’ultimo titolo della collanadi edizione critiche e commentate pubblicate da Interlinea, Dal tuo al mio (teatro), insieme con la curatrice Rosy Cupo, presentata da Cristina Montagnani; presiede Pietro Benzoni e coordina Gabriella Alfieri. Infine Giorgio Forni e Carla Riccardi presentanola genesi creativa della raccolta di Verga Primavera, Barbara Rodà le versioni teatrali di Cavalleria rusticanae La Lupa, Giovanni Boccardo le redazioni di In portineria e Giuseppe Polimenile Cacce teatrali e cinematografiche. Si tratta delle prossime uscite dell’Edizione nazionale delle Opere di Giovanni Verga edita da Interlinea.
Di seguito una scheda sulle uscite più recenti.
Dal tuo al mio:«Non intendo fare un lavoro a tesi pro o contro il socialismo. Voglio rappresentare francamente e sinceramente degli uomini che agiscono in tali condizioni – e se vi riesco avrò fatto, quel che desidero, opera d’arte». Nel dramma Dal tuo al mio (1903) Verga ribadisce la teoria verista al di là delle posizioni ideologiche. È un ritorno al teatro importante, ma sofferto, per lo scrittore che non rinuncia alla sperimentazione più ardua puntando a una creazione artistica animata da spirito umanitario.
Il marito di Elena:esce in edizione critica un romanzo nodale che si pone strategicamente tra I Malavoglia e il Mastro don Gesualdo. Il lavoro sul testo offre interessanti rivelazioni e permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del tardo Ottocento italiano.
Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, è il massimo esponente del Verismo, uno dei maggiori scrittori nella storia della letteratura italiana, letto e studiato a scuola. La sua prima formazione romantico-risorgimentale si svolse a Catania, dove, abbandonando gli studi giuridici, decise di dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Trasferitosi a Firenze nel 1865 compose i suoi primi romanzi Una peccatrice e Storia di una Capinera. Successivamente a Milano frequentò l’ambiente degli Scapigliati e in seguito alla scoperta del naturalismo francese maturò la sua svolta decisiva verso il Verismo che sarà segnato dai racconti e dai romanzi di ambiente siciliano come Vita dei campi, 1880; I Malavoglia, 1881; Novelle rusticane, 1883; Mastro don Gesualdo, 1889. Lo scrittore credette nel progresso ma si interessò ai vinti e ai deboli, con una visione della vita tragicamente pessimistica, in antitesi con l’ottimismo imperante nei suoi tempi. Morì a Catania nel 1922.
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